TESTO BES CAPITOLO 4 - IL TOTALITARISMO IN GERMANIA: IL NAZISMO
1. Hitler e l’ideologia nazista Adolf Hitler nacque nel 1889 a Braunau e nel 1914 si arruolò nell’esercito tedesco. Dopo la sconfitta tedesca, Hitler decise di far diventare la Germania una grande potenza e creò il suo programma nazionalista, antidemocratico e razzista. Secondo Hitler, la razza ariana era superiore a tutte le altre così da ridurre in schiavitù gli Slavi e eliminare gli Ebrei. Gli Ebrei erano nemici dei tedeschi perché soffocavano la Germania con le condizioni economiche imposte a Versailles. Per Hitler doveva nascere il Terzo Reich, cioè il Terzo Impero, guidato da un solo uomo, che educasse le masse alla disciplina.
2. Perché e come la Germania divenne nazista? Tra il 1929 e il 1933 l’alta borghesia appoggiò il Partito nazista, considerato l’unico in grado di fermare i comunisti. Nel 1923 i nazisti tentarono il putsch di Monaco, un colpo di Stato che fallì. Hitler iniziò a scrivere il Mein Kampf, la mia lotta, che diventò il testo guida dell’ideologia nazista. In Germania le squadre naziste si scontravano con i comunisti e il Parlamento non riusciva a nominare un governo. Il 30 gennaio 1933 il presidente della Repubblica Hindenburg affidò a Hitler l’incarico di Cancelliere per formare il governo. Nel 1934 Hindenburg morì e Hitler divenne capo dello Stato, vinse le elezioni e usò la forza per colpire i comunisti. Hitler si servì delle SA, Squadre d’Assalto formate da disoccupati, agricoltori, a cui si aggiunsero le SS, Squadre di protezione guidate da Himmler, e la Gestapo, la polizia segreta.
3. Vivere nel Terzo Reich Joseph Goebbels, ministro per l’Educazione e la Propaganda, usò ogni mezzo per diffondere il nazismo. Furono usati simboli come aquile, croci uncinate e il cinema. Molti artisti e intellettuali vennero uccisi, altri lasciarono la Germania, come Einstein e Freud, e i libri contro il nazismo diventarono fuori legge. Il regime ridusse la disoccupazione con i lavori pubblici e la produzione bellica. Furono introdotti i servizi sociali, come assistenza medica e pensioni, e fu organizzato anche il tempo libero. Il nazismo emanò leggi in difesa della famiglia tedesca. Per sposarsi le coppie presentavano una certificazione delle loro discendenze e garantivano di non avere malattie ereditarie. Il nazismo affidò l’educazione dei giovani dai 6 ai 18 anni alla Gioventù hitleriana.
4. La persecuzione degli Ebrei e lo spazio vitale Nel 1933, con le prime leggi razziali, vennero espulsi gli Ebrei e i non ariani dall’amministrazione pubblica. Nel 1935 le leggi di Norimberga proibirono i matrimoni misti con gli Ebrei. Il 7 novembre 1938, a Parigi, un Ebreo uccise un diplomatico tedesco e scatenò la notte dei cristalli, dove vennero rotte le vetrine dei negozi degli Ebrei, distrutte le sinagoghe, le abitazioni e uccisi Ebrei in tutta la Germania. Gli Ebrei furono deportati in lager, cioè campi di concentramento dove venivano rinchiusi coloro che «sporcavano» la razza ariana come oppositori politici, zingari, disabili e omosessuali. Molti Ebrei cominciarono ad emigrare, ma per uscire dalla Germania dovevano pagare una tassa sulla fuga. Il Terzo Reich doveva dominare tutta l’Europa e così Hitler creò un’agricoltura autosufficiente e un’industria in grado di sostenere l’organizzazione di un grande esercito. Gli obiettivi di questa politica erano: – la formazione di una Grande Germania; – l’espansione del Paese verso est.
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