OCEANO
PACIFICO
O
ATL
1.
Aggressivi
- La stampa americana si è costruita la fama di
essere fra le più intransigenti nei confronti del potere. Dai tempi
dello scandalo Watergate, rivelato da due giornalisti del «Wa-
shington Post» e che costò la carica all’allora presidente Nixon
(1974), i presidenti hanno dovuto fare i conti con inchieste e ar-
ticoli che ne criticano atteggiamenti privati o pubblici ritenuti
contrastanti con l’interesse del paese. I vari gradi della giustizia
fno alla Corte Suprema hanno sempre respinto ogni tentativo di
interpretare in modo restrittivo la libertà di espressione.
7.
Controllo statale
- Le leggi cubane sulla
stampa sono le più restrittive nell’emisfero occi-
dentale. È vietata la proprietà privata dei media,
le notizie e le informazioni possono circolare sol-
tanto se sono «conformi agli scopi di una società
socialista». La diffusione di «propaganda nemica»
o di «notizie non autorizzate» è punita con il car-
cere fno a un anno. I giornalisti che collaborano
con giornali stranieri sono sottoposti a controlli,
perquisizioni, arresti. Alcuni sono stati imprigionati
come «elementi controrivoluzionari». Il Partito co-
munista controlla i mezzi di comunicazione nazio-
nale, televisione compresa. L’accesso a è stato a
lungo severamente vietato o sottoposto a pesanti
restrizioni, e solo l’avvento al potere di Raul Castro
al posto del fratello Fidel – molto malato – nel
2008 ha permesso una prudente liberalizzazione.
Quella della libertà di stampa è una lunga storia: dal discorso
del poeta inglese John Milton ai tempi della guerra civile in-
glese nel XVII secolo (
A Speech for the Liberty of Uncensed
Printing, 1644
), la libertà di espressione e il rifuto della cen-
sura sono considerati pilastri del buon governo e della de-
mocrazia. Le nazioni più aperte e progressiste lo hanno
dimostrato anche col numero di libri e giornali stampati.
La stampa libera ha un ruolo fondamentale nel sostenere e
controllare una democrazia sana. È segno che il cittadino
può fdarsi del suo governo – che non controlla o censura le
notizie sgradite al potere. Anche l’economia si giova di que-
sto clima positivo, perché aumenta la fducia degli investitori
e dei consumatori.Anche all’estero, un paese che difenda la
libera stampa gode di un migliore apprezzamento rispetto a
un altro che impedisce la diffusione delle notizie.
L’istituto di ricerca americano Freedomhouse ha monitorato
la situazione della libertà di stampa e di informazione nel
mondo. Sono stati tenuti in considerazione non soltanto i
giornali, ma anche le televisioni e gli accessi a Internet. I cri-
teri utilizzati comprendono: l’ambito legale in cui i media si
trovano a operare, il grado di controllo sulla diffusione delle
notizie, le pressioni degli ambienti economici, nonché le vio-
lenze – di vario genere – sui giornalisti da parte di apparte-
nenti allo Stato o di forze non statali.
In base ai rilevamenti, in 72 paesi del mondo la stampa è li-
bera, sia in pratica, sia a livello legislativo: le leggi infatti di-
fendono la libertà di stampa e condannano interventi
governativi per il suo controllo. Parzialmente libera è la
stampa in 59 paesi, mentre non è libera in altri 64. C’è quindi
una grande maggioranza di Stati in cui l’informazione è del
tutto o in parte controllata. Più inquietante è la ripartizione
fondata sulla percentuale di popolazione: solo il 18% degli
abitanti del pianeta gode di pieno accesso alle notizie, men-
tre l’82% ignora in parte o del tutto quanto accade nel suo
paese e nel mondo. La maggior parte dei paesi in cui vige la
libertà di informazione è situata nel Nord del mondo, so-
prattutto in Nord America e in Europa – con la notevole
esclusione dell’ex Unione Sovietica. In Asia – compresa la
Cina – e in Africa si trovano invece il maggior numero di
Stati, e di persone, in cui manca questa libertà fondamen-
tale.
Questi dati sono ampiamente signifcativi, ma non bisogna
dimenticare che anche in Occidente l’informazione è mi-
nacciata da restrizioni legate alla proprietà dei
mass media
– giornali e televisioni in mano a grandi magnati – e che
spesso la contiguità tra ambienti politici e stampa o televi-
sione non garantisce la totale libertà e la completezza della
diffusione delle notizie.
9. COME STA LA
LIBERTÀ DI STAMPA?
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Stampa completamente libera
Stampa parzialmente libera
Stampa non libera