1.
Venezuela
- È il quinto produttor
mondiale di petrolio, importante
fornitore degli USA. Il presidente
Hugo Chavez si è fatto promotore
di un «nuovo socialismo» che si
rifà all’eroe Bolívar e mira a costituir
in America del Sud una cooperazione
fra Stati democratici. Avversato
duramente dagli USA, Chavez suscit
critiche anche nel suo paese, dove
molti gli attribuiscono mire dittatorial
2.
Colombia
- È considerato il paese
più violento del mondo: la criminalità
organizzata controlla gran parte
delle attività, mentre il commercio
della droga fornisce il 10% del prodo
interno lordo. Anche la guerriglia
dei movimenti di estrema sinistra
contribuisce al disordine
e all’insicurezza.
3.
CAN (Comunità Andina delle
Nazioni)
- Fondata nel 1996 con
obiettivi simili al Mercosur, è costituit
da Venezuela, Colombia, Perù, Bolivia
ed Ecuador. Nel 2004 le due
organizzazioni hanno stretto un
accordo per sviluppare i legami e
le infrastrutture del continente.
4.
Mercosur (Mercato comune
del Cono Sud)
- Fondato nel 1991,
è un patto di libero scambio che
associa Brasile, Uruguay, Paraguay
e Argentina; è considerato, per
importanza, la terza unione
economica al mondo. Venezuela,
Perù, Bolivia e Cile ne sono membri
associati, con un ruolo minore.
Esportazioni
Scambi commerciali tra i
Paesi dell’America Latina
Scambi commerciali nel 2001
(in miliardi di dollari)
Importazioni
20
60
160
250
AMERICA
DEL NORD
EUROPA
OCCIDENTALE
EUROPA ORIENTALE
ED EX UNIONE SOVIETICA
AFRICA
ASIA
PAESI DEL
GOLFO
AMERICA
DEL SUD
L’area sudamericana rimane fra le più povere del mondo: circa il 44% della popolazione
(equivalente a 225 milioni di persone) vive in condizioni di miseria, sia nelle regioni an-
dine sia in Brasile. Contemporaneamente, enormi ricchezze sono concentrate nelle mani
di poche persone, spesso della stessa famiglia. L’America Latina, infatti, dispone di grandi
ricchezze naturali: petrolio, gas naturale e carbone. Né va dimenticata la foresta amazzo-
nica, che ha un immenso valore per l’umanità intera, costituendo una grande risorsa di
acqua, di vegetazione e di biodiversità unica al mondo.
Il mancato sviluppo dell’America Latina va imputato in gran parte alle politiche nazionali,
dominate appunto da oligarchie di grandi proprietari terrieri, tenute sotto tutela dal-
l’esercito: il golpe, o colpo di Stato, per decenni ha costituito una costante nella politica su-
damericana, tutte le volte in cui un cambiamento politico minacciava i gruppi al potere.
Un’altra tutela ha pesato sulla condizione del Sud America: il controllo economico, poli-
tico e militare degli USA, che in quell’area hanno favorito le loro aziende multinazionali,
bloccando a lungo ogni tentativo di modifcare gli equilibri della zona. In molti Stati, gli
USA mantengono una forte presenza militare, giustifcata con la lotta al terrorismo o al
traffco di droga.
Negli ultimi anni lo scenario si è però modifcato. Si sono moltiplicati e rafforzati movi-
menti sociali che si battono per una più giusta ripartizione delle ricchezze e per condizioni
di vita migliori. Spesso questi movimenti sono duramente repressi dalle forze di polizia,
dall’esercito o dalle milizie stipendiate da latifondisti e industriali. Ma proprio sull’onda
di questo cambiamento sociale, in molti Stati sono andati al potere governi che intendono
liberarsi del predominio delle oligarchie e dell’ingerenza militare ed economica USA.
Grandi mutamenti sono in corso, ma con prospettive ancora diffcili da decifrare.
13. L’AMERICA LATINA:
VERSO UNO SVILUPPO POSSIBILE?
104
Scambi commerciali dell’America del Sud