Page 106 - atlante_geostorico

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GEORGIA
AZERBAIGIAN
ARMENIA
MOLDAVIA
LITUANIA LETTONIA
ESTONIA
UCRAINA
TURKME
BIELORUSSIA
Rep. dei
Calmucchi
Rep. della
Ceceno-Inguscezia
Rep. dei
Rep. dei Mor
Mosca
Kiev
Baku
Jerevan
Tbilisi
Grozny
Elista
Minsk
Chisinau
Riga
Tallin
Vilnius
A¬÷≠
šhabad
4.
Le Repubbliche baltiche
- Lettonia, Estonia e Lituania sono stat
le prime a liberarsi dall’ingerenza russa e non hanno aderito alla
CSI. Da sempre ostili al dominio russo e flo-occidentali, hanno pre
ferito guardare all’Europa e alla NATO come sostegno alla propri
indipendenza. Dal 2004 fanno parte dell’Unione Europea.
5.
Il Caucaso
- Questa regione
montagnosa, situata tra il
Mar Caspio e il Mar Nero, è
abitata da secoli da un mosaico
di etnie ostili al dominio russo.
Dopo il 1991 sono sorti degli
Stati indipendenti: Georgia,
Armenia, Azerbaigian, Cecenia.
La catena del Caucaso rappre-
senta per l’Asia una frontiera
strategica: di qui passano infatti
le principali vie di comunica-
zione, le ferrovie e soprattutto le
condotte di gas e del petrolio
del Mar Caspio, che rendono
quest’area un territorio conteso
e carico di discordie.
LA RUSSIA E IL RESTO
DEL MONDO
La Russia è il più grande Stato del mondo; le sue ricchezze
idriche e minerarie sono consistenti, dispone di un seggio
permanente al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il
suo arsenale nucleare è il secondo al mondo. Ma la Russia
post-comunista è ancora una grande potenza? Il presidente
Putin, al potere dal 2000, cerca un ruolo di primo piano nel
contesto internazionale e ha diretto i suoi interessi soprat-
tutto in quattro direzioni.
Le relazioni con la Comunità degli Stati Indipendenti
(CSI).
La Russia ha continuato a mantenere legami econo-
mici e militari con i nuovi Stati indipendenti, chiamati il «vi-
cino estero», e su cui vorrebbe mantenere anche un
controllo politico. Questi Stati però cercano nuovi sbocchi
commerciali con paesi dell’Occidente e nuove alleanze per
limitare l’autorità esercitata da Mosca.
Le relazioni con gli Stati Uniti.
Il dialogo con l’Occi-
dente ha caratterizzato la politica della Russia post-comu-
nista. Dopo l’11 settembre 2001 il rapporto con gli Stati Uniti
ha però assunto una duplice strategia: da un lato Mosca ha
appoggiatoWashington nella lotta al terrorismo accettando
le basi militari americane nel «vicino estero»; dall’altra svi-
luppa relazioni autonome con paesi giudicati nemici dagli
Stati Uniti, come l’Iraq, la Corea del Nord e l’Iran.
Le relazioni con l’Unione Europea.
Con l’Unione Eu-
ropea la Russia ha un rapporto prioritario: il 67% delle im-
portazioni proviene dai paesi europei che a loro volta
assorbono il 50% delle esportazioni russe. Dal 2003, oltre alle
intese economiche, l’Unione ha avviato un vasto piano di
cooperazione in settori come la sicurezza, la giustizia, la ri-
cerca e l’educazione.
Le relazioni con la Cina.
Dal 1992 Mosca ha consolidato
un legame con Pechino attraverso alcune iniziative: la for-
nitura di armamenti, la soluzione di vecchie controversie sui
confni, un programma di costruzione di gasdotti e oleodotti
e il piano di cooperazione di Shangai, cioè un’organizza-
zione per la sicurezza collettiva contro il terrorismo islamico,
a cui hanno aderito anche alcune repubbliche ex sovietiche
dell’Asia centrale.
14. LA RUSSIA È ANCORA
UNA GRANDE POTENZA?
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6.
La Cecenia
- È una piccolissima repubblica caucasica, abitata
una comunità organizzata in clan che trova coesione nella comun
ostilità a Mosca, nella fede islamica e nella lingua. La lotta indipen
tista dei Ceceni ha provocato una violenta e brutale repressione d
parte di Mosca.Tra il 1994 e il1995 una prima guerra ha portat
disfatta dell’esercito russo di fronte alla resistenza cecena. Un sec
intervento è iniziato nel 1999 ma non è ancora pervenuto a una
soluzione. L’inasprimento del confitto ha spinto i Ceceni a cercare
legami con l’integralismo islamico e ad adottare tecniche terroristi