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ITALIA
AUSTRIA UNGHERIA
UCRAINA
BIELORUSSIA
LUSSEMBURGO
MONTENEGRO
Mar Nero
Mar Caspio
5.
Immigrazione
- La ricchezza, la
stabilità e il rispetto dei diritti
umani garantiti in Europa attirano
ogni giorno migliaia di persone da
paesi africani o asiatici. In molti
casi l’ingresso avviene con mezzi
illegali, e gli immigrati giungono
clandestinamente. Di qui, la
necessità di approntare campi di
accoglienza e il problema della
regolarizzazione – o meno – di
questi ingressi. L’Italia, al centro del
Mediterraneo, è una delle mete
più frequentate dai clandestini,
spesso vittime di mercanti d’uo-
mini senza scrupoli. La sfda per
l’UE è quella di trovare una via
giusta per la gestione di quello
che diventerà un fenomeno sem-
pre più diffuso e che coinvolge de-
licate questioni sociali (lavoro,
integrazione, multiculturalismo).
6.
Regione balcanica
- Dopo la fne
della Iugoslavia, Bruxelles ha inviato aiuti
fnanziari ai paesi dell’area. Romania e
Bulgaria fanno già parte dell’Unione
(ponendo così fne all’isolamento della
Grecia); per gli Stati come la Croazia, la
Serbia, il Montenegro, l’Albania, un even-
tuale ingresso nell’Unione è vincolato a
cambiamenti economici, istituzionali e al
rispetto delle minoranze.
8.
Approvvigionamento energetico
- Una sfda importante per l’UE è quella energetica. Il petrolio viene in maggior
parte dal Medio Oriente, dall’Africa del Nord, dalla Norvegia e dalla Russia. Il gas viene dal Mare del Nord, ma
anche dall’Algeria e ancora dalla Russia. Per limitare la sua dipendenza, l’UE deve diversifcare le fonti di energia e
sviluppare relazioni di collaborazione con i suoi fornitori. Dovrà poi tenere conto del crescente peso del consumo
petrolifero di Cina e USA, che diventeranno presto importanti concorrenti nell’approvvigionamento di idrocarburi.
7.
Gli Stati ex sovietici
- Si tratta di paesi
spesso alle prese con crisi economiche,
disoccupazione, emigrazione. L’UE si impegna
per lo sviluppo in queste regioni, al fne di
garantire stabilità politica. Sono nati organi-
smi internazionali, come la Cooperazione
economica del Mar Nero, che comprendono
Stati UE e Stati non membri: un esempio di
come l’Unione Europea può proporre nuove
forme di collaborazione internazionale.
4.
Turchia
- La sua richiesta d’adesione all’UE risale al 1986; geografca-
mente, solo una piccola parte del paese (la Tracia orientale con Istanbul) è in
Europa, il resto (con la capitale Ankara) è in Asia. Il suo ingresso in Europa in-
quieta molti: è un paese che non garantisce i diritti umani e quelli delle mi-
noranze; sarebbe il paese più popoloso dell’Unione: circa 67 milioni di
abitanti, al 97% musulmani. Ma la religione – nell’Unione nata laica – non
ha rilevanza, e la Turchia è un regime laico. Inoltre sarebbe un utile ponte
verso l’Asia e un avamposto in una zona con forti tensioni politiche.