Cooperazione internazionale
- L’Italia è impegnata in attività che mirano, soprattutto nei paesi del Maghreb, a sostenere lo sviluppo
del settore privato – piccola e media impresa –, con buoni risultati in Marocco, Egitto e Algeria. Secondo il Ministero degli Esteri,
questo rappresenta «un elemento importante ai fni di un’effcace gestione dei fussi migratori che da tali regioni originano in
direzione dell’Europa e, segnatamente, dell’Italia». Altri settori riguardano interventi nella sanità, nell’energia, nella tutela ambientale.
L’Italia è attivamente presente anche nella martoriata Palestina, soprattutto con l’obiettivo di evitare le crisi e di rafforzare un clima
di fducia fra Israele e Autorità Palestinese. Una forza militare italiana, inoltre, svolge attività di peace keeping anche in Libano.
L’ITALIA AL CENTRO
DEL MEDITERRANEO
La posizione geografca dell’Italia, aperta verso il Mediter-
raneo meridionale, l’Africa e il Medio Oriente, va oggi letta
alla luce di un altro dato, questa volta storico-politico: l’ap-
partenenza del nostro paese all’Unione Europea. Anche se
quest’ultima è ancora ben lontana dall’aver risolto o almeno
avviato a buon fne i problemi di integrazione e organizza-
zione interna, la sfda più impegnativa per l’Europa è l’al-
largamento a nuovi membri. In parte già compiuta con
l’ingresso di Romania e Bulgaria e in parte ancora da com-
pletare per i timori legati all’ingresso dellaTurchia, l’espan-
20. L’ITALIA DI FRONTE ALLE SFIDE
INTERNAZIONALI, FRA NORD E SUD, EST E OVEST
sione dell’Unione Europea può prendere una direzione ine-
dita e audace: l’intero arco del Mediterraneo, dalla Siria al
Marocco. Non bisogna nascondersi le diffcoltà legate a que-
sto progetto già avanzato da alcuni, ma è chiaro che l’Italia
vi svolgerebbe un ruolo fondamentale. L’Italia aspira infatti
a un Mediterraneo pacifcato, in cui le due sponde non si
fronteggino ma collaborino nello scambio economico e cul-
turale – il problema dell’approvvigionamento energetico è
fra i più pressanti per tutta l’Europa, e l’Africa del Nord è
un’area di prima importanza in quel settore.
L’Italia però guarda già più in là: al «Mediterraneo allar-
gato», una regione che spazia fno all’Iran, all’Afghanistan,
all’Arabia Saudita: si stima che nell’area la popolazione pas-
serà dagli attuali 380 milioni a 540 nel 2025.
SPAZIO ECONOMICO
EUROPEO
America
del Nord
America
del Sud
Europa dell’Ovest
(flussi interni)
Paesi dell’Europa
centrale e orientale
Nuovi Stati
indipendenti
Paesi
balcanici
Africa
del Nord
Africa
subsahariana
Vicino e Medio Oriente
(compresa la Turchia)
Asia e
Oceania
5
Origine geografica degli immigrati (nel 2002)
Migliaia di immigrati (stime)
50
25
100
118
Flussi migratori verso lo spazio economico europeo