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polinesiane (200 a.C.-1000 d.C.)
pre e non polinesiane (2000-1000 a.C.)
polinesiana
micronesiana
melanesiana
Migrazioni:
Zone culturali:
Area di formazione della cultura
polinesiana (500-300 a.C.)
verso l’Isola
di Pasqua
Timor
Isole
Bonin
Isole
Marianne
Isole
Caroline
Isole
Fiji
Isole
Tonga
Isole
Samoa
Isole della
Fenice
Isole
Marchesi
Isola
Pitcairn
Isole
Cook
Isole della
Società
Tahiti
Arcipelago
Tuamotu
Isole
Hawaii
Isole
Tokelau
Tuvalu
Isole
Salomone
Nuova
Caledonia
Isole
Kermadec
Tasmania
Vanuatu
Isole
Marshall
Isole
Gilbert
Guam
Aborigeni
australiani
Celebes
Mindanao
Mindoro
Luzon
Taiwan
SUMATRA
GIAVA
NUOVA
ZELANDA
NUOVA
GUINEA
BORNEO
OCEANO
INDIANO
OCEANO
PACIFICO
Mar di
Tasman
Mar delle
Filippine
Mar dei
Coralli
OCEANO
PACIFICO
L’Oceano Pacifco e il Sud-Est asiatico
1.
La colonizzazione delle isole del Pacifco fu attuata dai popoli provenienti
dall’Asia sud-orientale che intorno al 3000 a.C. si stanziarono nell’isola di Taiwan
e di qui, circa un millennio più tardi, si spostarono per occupare nuove aree nelle
Filippine, in Indonesia e in Malaysia.
2.
A partire dal 2000 a.C, i Polinesiani si diressero a
ovest verso il Madagascar e a est verso gli arcipela-
ghi del Pacifco, da Tahiti alle isole Marchesi.
Navigarono poi verso le Hawaii e intorno all’anno
Mille raggiunsero la Nuova Zelanda. .
3.
Nel corso dei loro viaggi i Polinesiani raggiunsero anche l’isola di Pasqua (Rapa Nui)
e, considerata la loro abilità di navigazione, non è escluso che si siano spinti fno alle
coste peruviane dell’America Meridionale.
Non tutti conoscevano l’agricoltura e l’allevamento, d’al-
tronde i territori delle pianure circostanti la zona del Mis-
sissipi e i Grandi Laghi offrivano ottime opportunità per la
caccia e la pesca. Non conoscevano la scrittura né le ele-
mentari tecnologie già note altrove, come ad esempio la
ruota, il tornio o l’aratro, ma avevano ugualmente sviluppato
un’organizzazione sociale adeguata al loro stile di vita. Le
tribù erano generalmente divise in clan di origine familiare
sovente in lotta tra loro.
Pur avendo caratteristiche diverse, le varie tribù avevano in
comune il profondo legame con la natura da cui dipende-
vano per la loro sopravvivenza e che spesso adoravano at-
traverso forme primitive di culto.
La zona più popolata era il Centro America dove sorsero ci-
viltà evolute e con un’organizzazione politica complessa. Le
più note restano quelle dei Maya, degli Aztechi e degli Incas,
cioè quelle che incontrarono gli Europei nel XV-XVI secolo,
come si avrà modo di approfondire più avanti. Ma anche re-
lativamente ai secoli precedenti si ha testimonianza di altri
popoli, come gli Olmechi, i Toltechi, i Chichimechi, poi scon-
ftti e assorbiti da altri.
Le popolazioni mesoamericane erano infatti civiltà guer-
riere che seppero tuttavia creare un articolato sistema bu-
rocratico e statale, una rete di comunicazioni e ricche città.
L’OCEANIA PRIMITIVA
L’Oceania, infne, era fuori da ogni sistema di comunicazione
con il resto del mondo. Negli anni del Medioevo, fu toccata
solo dalle esplorazioni dei Polinesiani, uno straordinario po-
polo di navigatori.
Gli abitanti dell’Australia erano un popolo molto primitivo,
fermo all’Età della pietra. Si suppone siano giunti sul conti-
nente emigrando dall’Asia sud-orientale, attraverso sottili
lingue di terra che allora congiungevano le varie isole e che
in seguito vennero ricoperte dal mare. Confnati in un am-
biente ostile e diffcile, gli aborigeni non conobbero i primi
progressi compiuti dall’uomo in altre aree, come l’agricol-
tura, l’allevamento e la lavorazione dei metalli. Avevano
un’organizzazione sociale tribale, ma con legami meno forti
di altri popoli. Vivevano di caccia e pesca, e utilizzavano
strumenti ingegnosi seppure di potenza limitata come il
boomerang, una mazza di legno curvato che, se maneggiata
con arte, ritorna indietro qualora abbia mancato il bersaglio.
La posizione geografca, dunque, condannò l’Oceania a un
totale isolamento e a un’arretratezza politica ed economica
che durò fno al XVIII secolo, quando in questa regione
giunsero i colonizzatori europei.