Bengasi
Vienna
Stoccolma
Varsavia
Cracovia
Odessa
Kiev
Vilnius
Budapest
Costantinopoli
Tarso
Tanais
Aleppo
Gerusalemme
Alessandria
Salonicco
Smirne
Safed
Efeso
O
O
POLONIA
IMPERO OTTOMANO
RUSS IA
SVEZIA
Danubio
Mar Mediterraneo
8.
Dalla Germania molte
comunità di ashkenaziti, cioè
Ebrei tedeschi (
Ashkenaz
era
il nome della Germania in
ebraico), si spostarono in Polonia
e in Lituania dove sorsero
importanti centri culturali. .
10.
Numerose comunità si
insediarono nei Balcani e
a Costantinopoli, dove nel 1500
vivevano 30000 Ebrei, e
a Salonicco, che per quattro
secoli fu una città
a maggioranza ebraica.
9.
I sefarditi giunti in Oriente si
stabilirono in tutte le grandi città
dell’Impero ottomano e
dell’Europa orientale.
Nelle grandi realtà urbane gli
Ebrei poteva continuare
a praticare le attività economiche
tradizionali, come l’artigianato
e il commercio.
1.
La dispersione degli Ebrei
nell’area mediorientale ebbe
inizio già nel VI secolo a.C. con
l’occupazione del Regno di
Israele da parte dei Babilonesi.
La grande diaspora ebraica
ebbe origine però nel 70 e nel
135 d.C, dopo la distruzione
del Tempio di Gerusalemme,
quando la Palestina era
provincia romana e la
repressione delle due rivolte
giudaiche costrinse gli Ebrei
all’esilio. Molti si rifugiarono in
Spagna, in Italia, in Francia e in
Germania, oppure
nel Vicino Oriente.
11.
Altri profughi dalla Spagna
si trasferirono in Palestina, che
era sotto il dominio turco,
e fondarono loro comunità a
Gerusalemme,Tiberiade,
Hebron e Safed.
2.
In Italia vi erano molte comunità di Ebrei; molti erano stati deportati come schiavi
nel Meridione della Penisola dopo le rivolte in Palestina del 135 d.C. Erano comunità
che continuarono a svilupparsi fno al XI secolo con le diverse ondate di esuli prove-
nienti dall’area mediterranea e contribuirono alla crescita culturale del Mezzogiorno
sotto i Normanni e sotto il regno di Federico II. Ma anche da qui, tra il XV e il XVI se-
colo, in seguito agli editti spagnoli, gli Ebrei furono costretti a espatriare o a convertirsi.