Minoranze musulmane
Confine del Sacro Romano Impero
Minoranze protestanti
Cattolici
Luterani
Calvinisti
Anglicani
Ortodossi
Musulmani
REGNO
D’INGHILTERRA
REGNO DI
SPAGNA
REGNO DEL
PORTOGALLO
REGNO DI
FRANCIA
REGNO DI
NAPOLI
SACRO ROMANO
IMPERO
IRLANDA
REGNO DI
SCOZIA
REGNO DI
SVEZIA
REGNO DI
NORVEGIA
DUCATO DI
PRUSSIA
REGNO DI
POLONIA
IMPERO OTTOMANO
IMPERO RUSSO
REGNO DI
DANIMARCA
PAESI
BASSI
Londra
Edimburgo
Madrid
Saragozza
Barcellona
Granada
La Rochelle
Nantes
Parigi
Avignone
Zurigo
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Smirne
Napoli
Praga
Vienna
Buda
Cracovia
Leopoli
Iasi
Istanbul
Varsavia
Riga
Vilna
Kiev
Mosca
Königsberg
Oslo Uppsala
Stoccolma
Copenaghen
Ginevra
Strasburgo
Francoforte
Bruxelles
Utrecht
Berlino
Venezia
Milano
Dublino
Lisbona
Porto
York
no 1596
Mozambico
Zanzibar
Goa 1553
Cochin 1558
Colombo
Meliapur
Malacca 1557
Macao 1575
Nuova Segovia 1595
Manila 1579
Cebu 1595
Funai 1588
(Giappone)
Portogallo e suoi possedimenti
Spagna e suoi possedimenti
Archidiocesi
Università cattoliche
Diocesi
1.
La Germania fu il
primo e principale centro
di diffusione della
Riforma. AWittenberg
ebbe inizio la polemica
di Lutero sulla questione
delle indulgenze e della
corruzione della Chiesa,
allargatasi poi a
questioni dottrinali e
teologiche. Nell’Impero
iniziarono anche i primi
confitti politici e sociali
legati alla Riforma: dalla
condanna di Lutero da
parte dell’imperatore
Carlo V, alla rivolta sociale
dei contadini, alla guerra
dei principi che
rivendicavano la propria
autonomia religiosa
e politica rispetto
all’imperatore.
2.
La Svizzera fu il
secondo centro della
Riforma. La Ginevra di
Calvino divenne la
capitale del
cristianesimo riformato
e il rifugio per molti
esuli perseguitati nei
paesi d’origine.
Ma anche qui non
mancarono episodi di
intolleranza religiosa.
3.
In Italia la
Riforma non ebbe
successo, ma negli
anni precedenti
la Controriforma
si svilupparono in
ogni ceto sociale
e anche tra le
gerarchie
ecclesiastiche
movimenti
variamente ispirati
al riformismo
cattolico, disponibili
ad un confronto
sulle questioni
dottrinali.
4.
In Inghilterra la
Riforma si realizzò con
una nuova confessione
nazionale: l’anglicanesimo.
Promossa e guidata dal
sovrano Enrico VIII in
confitto con il pontefce, la
Chiesa anglicana si diede
un ordinamento particolare:
pur dichiarandosi riformata
non adottò l’organizzazione
ecclesiastica del
protestantesimo. All’interno
dell’anglicanesimo presero
forma diversi indirizzi
confessionali:
il puritanesimo, vicino al
calvinismo e favorevole a
una Chiesa senza
gerarchie e più
«democratica», e
l’episcopalismo, cioè
un’organizzazione
ecclesiastica di tipo
gerarchico, simile a quella
cattolica.
9.
I popoli slavi
continuarono a seguire
la fede ortodossa. Nel-
l’Europa orientale esi-
stevano anche vaste
aree islamiche. La Polo-
nia, infne, fu dapprima
luogo di accoglienza di
esuli protestanti poi, ri-
conquistata al cattolice-
simo dai Gesuiti,
divenne un centro della
Controriforma.
8.
Nei paesi dell’Europa del Nord la Riforma
avvenne pacifcamente, promossa dagli stessi
sovrani che abbracciarono il luteranesimo
anche per dar vita a una Chiesa nazionale.
7.
Nei Paesi Bassi si diffuse
il calvinismo, che dovette af-
frontare la repressione at-
tuata dai sovrani spagnoli.
Lo scontro religioso si acuì
al punto da provocare una
guerra interna (1568) fra le
province del Nord a maggio-
ranza protestante e quelle
del Sud a maggioranza catto-
lica. L’Olanda, che nel 1581
si separò dai Paesi Bassi spa-
gnoli, rappresentò per tutto il
periodo della Riforma e della
Controriforma un rifugio per i
dissidenti di tutta l’Europa.
L’Europa multireligiosa (metà XVI secolo)