FRANCIA
GERMANIA
GRAN BRETAGNA
6,1
20
44
13
12
14,8
2
AUSTRALIA
INDIA
UNIONE
SUDAFRICANA
GIAPPONE
C I N A
I M P E R O R U S S O
OCEANO
PACIFICO
OCEANO
INDIANO
4.
Africa
. Il continente africano era completamente in mano agli Europei:
gran parte dell’area nord-occidentale rientrava nella sfera coloniale francese
e quella centro-orientale in quella inglese. Nel 1913 la Gran Bretagna dedicò
all’impero il 47% dei suoi investimenti, la Francia il 9%. Si trattava di investimenti
per le infrastrutture che permettevano di rompere l’isolamento dei territori
conquistati: ad esempio l’Inghilterra costruì, a partire dal 1892, 28000 chilometri
di ferrovia in India. Nel 1928 anche per la Francia le colonie rappresentavano
il primo partner commerciale.
6.
Europa
. L’Europa rappresentò ancora il centro dell’economia
mondiale con interessi commerciali e fnanziari in tutti
i continenti. Le maggiori potenze economiche erano la
Gran Bretagna, la Francia e la Germania, che erano anche
gli Stati con gli imperi coloniali più vasti. Le colonie infatti
rappresentavano un importante mercato per la produzione
europea e fornivano abbondanza di materie prime,
fondamentali per l’industria.
5.
Asia
. L’Asia era stata in gran parte assoggettata
agli interessi europei: l’India faceva parte dell’Impero
britannico, l’Indocina di quello francese, l’arcipelago
indonesiano del Borneo era olandese, le Filippine
degli Stati Uniti, la Cina subiva pressioni dagli Inglesi,
dai Francesi, dagli Americani e anche dai Giapponesi
che si contendevano il vasto mercato cinese.
Queste ingerenze fnirono per provocare una
reazione nazionalista e xenofoba.