Guerrero
Chiapas
New York
EQUADOR
GUATEMALA
HONDURAS
PERÙ
MESSICO
OCEANO
PACIFICO
A
Movimenti e sollevazioni separatiste
Paesi dove è intervenuta l’ONU (al 1997)
Paesi con tensioni e conflitti
Tensioni tra Stati
Conflitti, insurrezioni, guerre civili
1.
Artico
. Nell’area dei grandi ghiacci del Polo Nord
si gioca una nuova partita internazionale per il futuro:
lo scioglimento dei ghiacci offre la possibilità di sfruttare le enormi
risorse energetiche nascoste nei fondali polari e apre nuove prospettive
riguardo le rotte di navigazione fra Est e Ovest.
Per il controllo di questa zona si profla una
competizione fra i paesi vicini: Canada, Russia,
Stati scandinavi e Stati Uniti.
7.
America Latina
. Dagli anni Ottanta molti
paesi dell’America Latina hanno cercato
una stabilità democratica: quattordici Stati
di quest’area hanno adottato carte
costituzionali che garantiscono le
libertà fondamentali.
8.
USA
. Gli Stati Uniti
assumono il ruolo di unica
superpotenza nel mondo.
Ma dalla certezza della
propria egemonia sono
passati al timore degli
attacchi terroristici, che li ha
resi protagonisti nella lotta al
fondamentalismo islamico e
promotori di un disegno di
«esportazione» della demo-
crazia nel mondo.
IL DISORDINE MONDIALE
La fne della guerra fredda, tuttavia, non ha portato nel
mondo un nuovo ordine internazionale, come si spe-
rava. Né gli Stati Uniti, che hanno assunto il ruolo di
unica potenza egemone, né gli organismi sovranazio-
nali come l’ONU hanno saputo stabilire un sistema di
relazioni internazionali in grado di mantenere la pace
e l’equilibrio fra le potenze. Di fronte alle nuove ten-
sioni, sorte dopo il crollo dell’impero sovietico, altre re-
altà politiche, ad esempio l’Europa, la Russia, la Cina,
l’India, il Giappone e oggi anche il Brasile hanno affer-
mato la loro autonomia e non hanno accettato un ruolo
subalterno agli Stati Uniti.
La fne del XX secolo è caratterizzata pertanto da un’in-
stabilità internazionale che non sembra ancora risol-
versi. Alcune aree del pianeta sono focolai di tensione
sempre aperti, ad alto rischio. In primo luogo ci sono il
Medio Oriente e la questione palestinese, che da ses-
sant’anni si trascina senza soluzione, in un’area di vi-
tale importanza per le forniture di petrolio al mondo
intero. Inoltre l’apertura del mercato globale ha deter-
minato nuove competizioni fra i paesi tradizionalmente
egemoni, come gli Stati Uniti e l’Europa, e quelli emer-
genti che oramai hanno raggiunto piena credibilità nel
sistema mondiale, come la Cina e l’India. Infne, dagli
anni Novanta, nuovi fondamentalismi religiosi hanno
dato origine a guerre e forme di terrorismo in diverse
aree del mondo.
Questo terzo dopoguerra apre uno scenario internazio-
nale insolito: mai l’umanità è stata così unita e omoge-
nea nel sistema capitalistico, nello sviluppo del
commercio globale, e soprattutto nelle comunicazioni e
nell’informazione di massa, e nello stesso tempo divisa
nelle scelte politiche che dovrebbero gestire vecchi e
nuovi confitti.
Tensione e confitti
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