Page 86 - atlante_geostorico

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Circolo Polare Artico
Tropico del Cancro
Equatore
Tropico del Capricorno
Circolo Polare Antartico
OCEANO
PACIFICO
OCEANO
ATLANTICO
1.
Effetto serra
- È in questa zona che si concentra la massima
produzione di gas a effetto serra, la maggiore concentrazione di
industrie, zone densamente popolate e circolazione automobili-
stica. L’inquinamento ambientale ha notevolmente peggiorato la
qualità della vita in molte città, e le autorità pubbliche hanno do-
vuto predisporre interventi – limitazioni e blocchi del traffco,
incentivi per l’acquisto di auto ecologiche, sovvenzioni per l’uso di
fonti energetiche alternative come i pannelli solari – per evitare
conseguenze drammatiche per la salute.
L’assalto dell’umanità all’ambiente sta producendo
effetti devastanti. Le risorse naturali si assottigliano:
acqua, foreste, terreni coltivabili. Il fenomeno che
causa questi effetti è il riscaldamento globale – il co-
siddetto «effetto serra» –, originato dalla produzione
di anidride carbonica (CO
2
) da parte di industrie e
mezzi di trasporto. La CO
2
trattiene il calore del Sole
impedendone la dispersione nello spazio: attual-
mente la concentrazione di CO
2
nell’aria è di 370
parti per milione (erano 280 nel 1850); con questo
ritmo la temperatura terrestre nel 2050 potrebbe au-
mentare anche di 3,5 °C.
La comunità internazionale è al corrente della situa-
zione, ma tutte le iniziative avviate per porvi rimedio si
sono fnora rivelate poco effcaci. Nel 1997 era stato
messo a punto un documento – il protocollo di Kyoto –
per limitare l’emissione di gas a effetto serra: la sua
applicazione è stata però ostacolata da molti paesi,
primi fra tutti gli Stati Uniti: solo il 3% dello sforzo ne-
cessario per fermare l’emissione dei gas è stato attuato.
È la salute stessa degli abitanti del pianeta a essere
messa in grave pericolo. Da una parte, si prevede che
il riscaldamento del pianeta comporterà l’innalza-
mento delle acque marine, trasformando in zone pa-
ludose e malsane migliaia di chilometri di coste.
Dall’altra, l’aumento della siccità in molte parti del
pianeta causerà carestie e aumento della mortalità per
fame e in generale delle malattie legate alla miseria.
Attualmente la probabilità che un bambino muoia
prima dei cinque anni è del 5 per mille in Francia o a
Cuba,ma sale al 200 per mille in diversi paesi africani.
5milioni di bambini conmeno di cinque anni muoiono
ogni anno inAfrica, la metà del totale mondiale.
I cambiamenti climatici intervengono poi nel ridurre la
quantità di alimenti provenienti dal mare: il riscalda-
mento delle acque provoca la scomparsa o la riduzione
di specie commestibili. Sotto il ghiaccio antartico si tro-
vano le riserve di krill, un gamberetto che costituisce la
dieta di molti pesci e cetacei: lo scioglimento dei ghiacci
ne ha provocato una drastica diminuzione.
È la parte meridionale dellaTerra a subire le peggiori
conseguenze, priva com’è di sistemi di assistenza, ri-
sorse alimentari ed energetiche, ma la minaccia am-
bientale questa volta è globale.Ben pochi troverebbero
scampo a una catastrofe ecologica, inevitabile se non si
interviene con decisione e in tempi brevi a modifcare
il modello di sviluppo.
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4. AMBIENTE E SALUTE:
UN PATRIMONIO
DELL’UMANITÀ