Page 91 - atlante_geostorico

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OCEANO
PACIFICO
O
OCEANO
INDIANO
1.
Europa
- Nella patria dei diritti politici delle donne la situazione è ovunque positiva, anche
se è possibile notare delle differenze. Le donne parlamentari sono più del 40% in Svezia,
meno del 10% in Grecia. Gran Bretagna e Islanda hanno avuto donne Primo ministro, nel
2005 Angela Merkel è divenuta la prima donna cancelliere (cioè capo del governo) in Ger-
mania. Particolare la situazione irlandese, dove Mary McAleese è presidente dal 1997 e nel
2004 è stata poi confermata per un altro settennato. Nell’Europa dell’est la presenza femmi-
nile nei parlamenti è diminuita. In Lettonia Vaira Vike-Freiberga è divenuta presidente nel
1999,Yulia Timoshenko è divenuta Primo ministro in Ucraina. La scolarizzazione delle donne
è prossima al 100% sia all’est sia all’ovest.
2.
Asia
- L’Asia vanta la prima donna Primo mi-
nistro della storia: Sirimavo Bandaranaike, che ha
ottenuto la carica nel 1960 nell’allora Ceylon,
oggi Sri Lanka. Nella maggior parte del conti-
nente però le donne parlamentari sono pochis-
sime – con l’eccezione della Cina – e in molti
paesi le donne hanno una condizione sociale in-
feriore rispetto a quella degli uomini. Legislazioni
restrittive della libertà femminile sono presenti in
diversi Stati arabi.
3.
Oceania
- Sotto l’infusso europeo,
Australia e Nuova Zelanda hanno
concesso il voto alle donne alla fne
degli anni Venti del XX secolo. La percentuale
delle donne parlamentari è superiore al 30% in
Nuova Zelanda: qui due donne si sono succedute
nella carica di Primo ministro. Molto buona è
la situazione della scolarità e delle possibilità
di lavoro.
4.
Africa
- In un continente segnato dalla miseria, dalle guerre tribali e
dai retaggi del colonialismo razzista, la condizione femminile è la meno
sviluppata nel mondo. In molti Stati le donne parlamentari sono meno del
5%, ma superano il 30% in Sudafrica e in Mozambico. Le bambine e le
ragazze che vanno a scuola sono pochissime, soprattutto nei paesi
subsahariani e dell’Africa centrale. Sulle spalle delle donne e delle madri
ricade il peso delle guerre, dei trasferimenti forzati, della lotta quotidiana
per l’acqua e il cibo. Segno di speranza è l’elezione di Ellen Johnson
Sirleaf a capo di Stato della Liberia nel 2005, la prima presidente di uno
Stato africano. Alcune donne ministro sono presenti in altri Stati.