O
OCEANO
INDIANO
2.
L’Africa si svena
- Molti paesi africani spendono
in armi una percentuale del loro PIL che può parere
molto bassa – l’Etiopia spicca però per la quota
impiegata – ma occorre naturalmente tener presente
che il PIL di questi paesi è estremamente limitato,
trattandosi in alcuni casi (come appunto l’Etiopia) di
Stati fra i più poveri del mondo. La necessità di
tenere sotto controllo vicini ambiziosi, ma soprattutto
di schiacciare movimenti indipendentisti o
rivoluzionari spinge i regimi africani ad armarsi, a
tutto scapito delle politiche sociali o sanitarie.
3.
Arabia Saudita
- È il paese che spende di più, come
percentuale del PIL, in tutto il mondo per gli armamenti.
Appoggiato dagli USA, si trova in una zona di altissime
tensioni, e la sua ricchezza derivante dal petrolio
gli permette un alto tenore di spesa (circa 20 miliardi
di dollari, il doppio che nel 1995).
4.
L’Asia, grande
mercato
- La Russia è il
primo esportatore di
armi nel mondo. Nel
2000-2004 la Cina è
stato il maggior
importatore e ha
acquistato il 95% delle
armi proprio dalla
Russia. La Cina, con la
sua ricchezza e le sue
ambizioni, è conside-
rata dai paesi occiden-
tali un mercato assai
promettente.
6.
Italia
- Anche l’Italia esporta armi; nel 2007 il valore
delle esportazioni è cresciuto dell’8% e ammonta a circa
2,37 miliardi di euro; tra i principali clienti: Pakistan,
Turchia, Malaysia e Iraq. Sono aumentate anche le
autorizzazioni governative per l’esportazione del
materiale di armamento.Tra i «prodotti» più venduti
ci sono le armi leggere, ma anche missili contraerei.
5.
Mine antiuomo
- Tra i paesi produttori di mine antiuomo troviamo,
oltre a USA e Russia, molti paesi orientali, come Cina, le due Coree, il
Nepal, l’Iran, l’India, il Vietnam. Le mine antiuomo, delle quali è stata
richiesta la messa al bando, causano decine di migliaia di vittime – tra
esse molti bambini – ogni anno. Del resto, una mina costa fra 3 e 15
dollari, mentre il costo di un’operazione di sminamento può variare fra
300 e 1500 dollari: nel mondo sono stoccati più di 200 milioni di mine.